• Piatti tipici veneti

    I piatti tipici veneti sono molti, alcuni più conosciuti di altri e in questo articolo vedremo i piatti più apprezzati! Un elenco dei piatti tipici della cucina veneta con tutte le caratteristiche e curiosità che la collocano tra le eccellenze culinarie italiane.

    Caratteristiche dei piatti tipici veneti

    La cucina veneta è principalmente conosciuta per la sua ricchezza e la varietà di coltivazioni. Questo perché la regione veneta è una regione molto influenzata da diverse culture, soprattutto da quella austriaca e dai paesi nord europei limitrofi.

    Le caratteristiche principali dei piatti veneti è che sono la sintesi di una lunga storia fatta dai contadini e dai pastori che utilizzavano i prodotti tipici della terra, ma anche prodotti derivanti dal bestiame, come per esempio il formaggio. Quest’ultimo è l’ingrediente principale di molti piatti, così come la carne di vitello e di maiale molto utilizzata nelle ricette di primi e secondi piatti. Fra poco ne vedremo alcuni tra i più conosciuti.

    Tra i primi piatti tipici veneti troviamo: il Risotto all’isolana, Tortelli di zucca, Gnocchi alla fioreta, Risi e Bisi, Risotto radicchio e speck.

    Risotto all’isolana

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    Il Risotto all’isolana è un tipico risotto a base di riso e carne. Il riso in questione è tipico della regione ed è il Vialone nano Veronese DOP, utilizzato fin dall’antichità per molte ricette. La carne invece, è un connubio di vitello magro e lombata di maiale che vengono tagliati a pezze e fatti bollire nel brodo. Lo stesso brodo è l’ingrediente principale in cui viene fatto cuocere il riso, così da ottenere un riso molto saporito. Una volta pronto il riso, si aggiungono i pezzetti di carne tagliati a cubetti e s’impiatta.

    Tortelli di zucca

    Come non citare i famosi tortelli di zucca tra i piatti tipici veneti. I tortelli sono un primo molto utilizzato in tutto il nord Italia e non solo, originario di Mantova. I tortelli sono un tipo di pasta dalla forma rettangolare ripieni dentro. Nella cucina mantovana sono ripieni di zucca e vengono conditi con burro, olio e formaggio grattugiato.

    Casunziei all’ampezzana

    Scopri la nostra ricetta Casunziei. Con i nostri suggerimenti potrai preparare i tradizionali ravioli ripieni di barbabietola famosi in tutto il mondo. Da Cortina alla tua sala da pranzo, stupire i tuoi ospiti sarà un gioco da ragazzi!

    Gnocchi alla fioretta

    Gli gnocchi alla fioretta sono un primo piatto tipico di Recoaro Terme e della Valle dell’Agno, in Veneto. La particolarità di questi gnocchi è che non sono fatti con patate, come potete intuire, ma dal latte. La fioretta infatti, è un formaggio. E’ detta anche ricotta fioreta delle valli vicentine, ovvero una sorta di  ricotta semiliquida, ottenuta non scolando completamente il siero. Gli gnocchi come la maggior parte dei primi piatti tipici veneti vengono serviti con abbondante formaggio grattugiato e burro fuso. Scopri la nostra ricetta tradizionali degli gnocchi alla fioretta.

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    Risi e Bisi

    Tra i piatti tipici veneti più apprezzati troviamo anche Risi e Bisi, una ricetta semplice e gustosa a base di riso e piselli. A metà tra una minestra e un risotto, questo piatto rappresenta una delle ricette più antiche della tradizione veneta. Anche qui il riso utilizzato è il valone nano che al contrario del carnaroli, si presta bene per le ricette che richiedono un assorbimento del condimento.

    In alcune ricette viene anche aggiunta la pancetta per rendere il piatto dal sapore più deciso.

    Secondi piatti tipici veneti

    Passiamo ora ai piatti tipi veneti che riguardano i secondi a base di carne e pesce. Ecco un elenco di quelli più conosciuti: Baccalà alla vicentina, Fegato alla veneziana, Brasato di vitello.

    Baccalà alla vicentina

    Il Baccalà alla vicentina è tipico di Vicenza ed è a base di baccalà cucinato secondo tradizione veneta. Il baccalà viene fatto cuocere molto lentamente per circa 4 ore e mezzo a fuoco lento. La pentola va girata di tanto in tanto in senso orario, ma senza mescolare il contenuto. Secondo la ricetta originale il baccalà dev’essere cucinato insieme alle acciughe, cipolla, latte e tanto olio. Infine, può essere servito accompagnato dalle patate.

    Fegato alla veneziana tra i piatti tipici veneti

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    Il fegato alla veneziana è un secondo a base di fegato di vitello o di maiale, accompagnato da polenta di mais bianco o giallo. Il fegato viene fatto rosolare con la cipolla bianca che si presenta come secondo ingrediente principale. Il tutto viene fatto sfumare con il vino bianco in modo da ottenere una salsa che ricorda quella della cipolla caramellata.

    Brasato di vitello

    Il Brasato di vitello è tra i piatti più consumati in tutta Italia, non solo nel nord. Si tratta di un piatto a base di carne di vitello, carote, cipolle, sedano e aglio e un rametto di rosmarino. L’ingrediente speciale di questo piatto è il vino rosso. Infatti, il vitello viene fatto prima marinare nel vino per almeno 12 ore, e poi cotto insieme alle verdure per rendere il sapore molto deciso. Scopri la ricetta del Brasato di vitello.

    Dessert tra i piatti tipici venenti

    Tra i dessert dei piatti tipici veneti troviamo sicuramente la Focaccia Veneta e la Torta sabbiosa.

    La Focaccia veneta tra i piatti tipici veneti

    piatti tipici veneti

    Al contrario di quanto si possa credere, la focaccia veneta, conosciuta anche come fugassa veneta è un dolce tipico che ricorda il panettone, ma che viene fatto durante il periodo pasquale. Si tratta di un dolce a base di farina, uova, burro, zucchero e lievito. Essendo un lievitato si presenta come un dolce molto soffice ideale per la colazione o per la merenda. Secondo la ricetta tradizionale l’impasto una volta lasciato riposare, veniva cotto nel forno a legna.

    Torta sabbiosa

    Ecco che veniamo alla conclusione dei piatti tipici veneti, con un dessert davvero semplice e adatto a tutte le occasioni. La torta sabbiosa è una delle torte più semplici che ci siano, fatta di fecola di patate, uova, burro e zucchero. Ideale per la colazione e da abbinare a qualsiasi marmellata di frutta o crema pasticcera, ma anche alla nutella! Infine, può essere decorata con una spolverata di zucchero a velo o cacao. Consulta il nostro articolo dedicato alla Torta sabbiosa ricetta.

  • Radicchio alla piastra ricetta

    Radicchio alla piastra ricetta ti insegnerà a cucinare un ottimo radicchio grigliato. Un piatto semplice e gustoso da utilizzare come contorno o come companatico per lasciare i tuoi ospiti a bocca aperta!

    Che sia una cena, un aperitivo o un pranzo il radicchio alla piastra è un contorno semplice e veloce da preparare, ma dal sapore unico e particolare per chi è amante del gusto amaro.

    Radicchio alla piastra ricetta – Come prepararla

    Il radicchio è un ortaggio davvero particolare dal sapore tipicamente amaro e allo stesso tempo delicato per il palato. Si presenta con delle foglie lunghe a cespo che normalmente vengono utilizzate singolarmente nelle insalate, ma in questo caso lo divideremo in pezzi più grossi per facilitarne la cottura.

    Per preparare un radicchio alla piastra bastano pochi e semplici passaggi. Prendete il radicchio e sciacquatelo sotto l’acqua fredda. Dividetelo a metà e poi in quarti.

    Prendete una griglia e fatela riscaldare bene, potete cospargerla di sale grosso e con un filo d’olio per evitare di fare attaccare il radicchio. Quando la griglia sarà ben calda, potete adagiarvi il radicchio e lasciarlo cuocere 1 minuto per lato.

    Come condire il radicchio

    Nel frattempo potete iniziare a preparare il condimento. Solitamente radicchio alla piastra ricetta prevede l’utilizzo del pinzimonio, ovvero una miscela di olio, sale, limone e pepe nero. Ma potete sostituire il limone con dell’aceto balsamico, di vino bianco o di mele. Quest’ultimo ha un retrogusto più dolce, così potrete dare un tocco dolciastro al vostro piatto se non siete particolarmente attratti dal sapore amaro.

    A vostro piacimento, potete decidere se adagiarlo su un crostone di pane condito con sale, olio e aglio e le spezie che più vi aggradano. Oppure, potete optare di condirlo con una salsa yougurt o tzatziki per renderlo un piatto perfetto per l’estate.

    Il radicchio – Proprietà e benefici

    Il radicchio oltre a essere amato per il suo gusto amarognolo è un vegetale particolarmente ricco di proprietà nutritive. Infatti, è ricco di vitamina C, acido ascorbico, vitamina A e sali minerali. Inoltre è a basso contenuto calorico ed è perfetto da inserire nella dieta vegetariana e con un apporto calorico basso.

    Per il suo alto contenuto di fibre vegetali viene impiegato anche nella cura e nelle diete che prevengono tumori al colon e al tratto intestinale in generale. Mentre l’alto contenuto di sali minerali come il potassio, lo rende perfetto per tenere sotto controllo la pressione arteriosa e per prevenire malattie cardiocircolatorie.

    Perciò radicchio alla piastra ricetta è un ottima alternativa di gusto, non solo per il sapore, ma anche per i benefici che può apportare all’organismo.

    Altre ricette con il radicchio – radicchio alla piastra ricetta

    Oltre a radicchio alla piastra ricetta, vi sono altre ricette davvero gustose come primi e secondi con il radicchio.

    Il radicchio crudo per esempio è molto banalmente utilizzato nelle insalate miste, proprio per aggiungere quel tocco di sapore forte a un piatto molto delicato come un’insalata. Non solo, il radicchio completa quell’apporto vitaminico all’interno del piatto per chi segue una dieta attenta e ricca di vegetali.

    Risotto radicchio e gorgonzola

    Un’altra ricetta molto amata, oltre al radicchio alla piastra è il risotto al radicchio e gorgonzola. In questo caso la ricetta in questo è un primo piatto caldo in cui l’abbinamento formaggio-radicchio sembra essere davvero ottimo.

    Sono molti i formaggi che si sposano bene con il radicchio, come per esempio il caciocavallo che essendo molto salato, il tocco di amaro è molto apprezzato.

    Risotto radicchio e speck

    Infine, come non citare la classica ricetta risotto radicchio e speck! Anche qui il connubio tra l’amaro del radicchio e il gusto forte dello speck è molto amato. Lo speck, salume austriaco ottenuto dalla coscia di suino, grazie all’affumicatura a freddo e all’aggiunta di spezie, assume un sapore forte, quindi.

    Formaggi e radicchio – Radicchio alla piastra ricetta

    Il radicchio alla piastra ricetta è la base per altri ricette. Per esempio, puoi utilizzare il radicchio alla piastra per un risotto o per accompagnare pizze, focacce, crostini e bruschette.

    L’accoppiata vincente è sicuramente quella tra formaggi e radicchio. Abbiamo già parlato di come radicchio e gorgonzola, che è un formaggio erborinato dalla consistenza molle, è un’ottima base per un risotto.

    Altra coppia vincente: radicchio e scamorza o provola affumicata. Quest’ultima grazie alla sua affumicatura, come per lo spek, si abbina meravigliosamente al radicchio. Anche in questo caso, vengono utilizzate come base per risotti.

    Non solo, il radicchio può tranquillamente accompagnare come contorno un secondo. Prove per esempio la nostra ricetta Scaloppine vino rosso veneto.

  • Torta sabbiosa ricetta

    Torta sabbiosa ricetta è facile da preparare rispetto a molte torte ed è ottima per la colazione da accompagnare con caffelatte o succo, o come merenda.

    La torta sabbiosa è così chiamata per la sua consistenza che ricorda la sabbia per la sua granulosità. Fuori croccante e dentro soffice è il dessert perfetto da mangiare in ogni momento della giornata grazie al suo sapore delicato.

    E’ anche chiamata torta dei tre e fra poco vedremo perché!

    Torta sabbiosa ricetta – come prepararla

    Come dicevamo, è molto semplice da preparare i tempi di cottura sono abbastanza brevi, rispetto a molte altre torte che prevedono l’uso di ingredienti particolari e tecniche specifiche. Non ti serviranno nemmeno particolari strumenti da utilizzare. Ovviamente l’uso della planetaria faciliterebbe le fasi della preparazione.

    Per prima cosa serviranno pochi ingredienti che probabilmente avrai già in frigo:

    • 300 g di fecola di patate
    • 300 g di zucchero semolato
    • 300 g di burro morbido
    • 3 uova a temperatura ambiente
    • 1 baccello di vaniglia
    • 1/2 bustina di lievito per dolci

    In alcune ricette troviamo anche la farina, oltre alla fecola di patate, che la rende ancora più soffice. Nell’impasto si può aggiungere anche della scorza di limone biologico.

    Passaggi da fare per torta sabbiosa ricetta

    I passaggi da fare sono in realtà pochi, ma bisogna prestare un po’ di attenzione alla montatura dell’uovo e a setacciare bene la fecola di patate per evitare che si creino dei grumi.

    1. Per fare una perfetta torta sabbiosa ricetta, prima cosa è necessario prendere il burro e unirlo allo zucchero, poi aggiungete i tuorli d’uovo uno alla volta e montateli fino a ottenere un composto spumoso.
    2. Adesso prendete la fecola, unite il lievito e setacciate il composto. Dopo aggiungetelo al composto di prima e nel frattempo, prendete gli albumi e montateli a neve. Aggiungete questi ultimi al composto e mescolate dal basso verso l’alto.
    3. Prendete una tortiera con cerniera e imburratela. Versate il composto e livellate con una spatola di gomma, in modo da omogeneizzare il tutto.
    4. Mettete la torta in forno preriscaldato a 160 gradi e lasciate cuocere per 45/50 minuti.
    5. Togliete la torta dal forno e lasciatela intiepidire prima di toglierla dallo stampo. Lasciate poi, raffreddare.

    Tempi di preparazione

    Come abbiamo già detto, i tempi di preparazione non sono lunghi, durano circa 30 minuti. Quelli di cottura tra 45 e 50 minuti.

    L’esecuzione è semplice perché, come dicevamo, i passaggi sono pochi e facili. L’unica accortezza che bisogna avere sta nel montare bene gli albumi e i tuorli separatamente. Ma anche nel setaccio della fecola.

    Torta sabbiosa ricetta – vini da abbinare

    Torta sabbiosa ricetta si presta bene sia a colazione che come dessert dopo pasto e per questo è abbinabile a dei vini dolci come Recioto, o un Marsala e molti altri. In generale, vini corposi fruttati sia rossi che bianchi, spumanti brut e prosecchi si sposano bene con la sua consistenza burrosa e soffice.

    Questa ricetta è tipica della regione Veneta. Scopri i piatti tipici veneti cliccando sul link!

    Potete servire la torta sabbiosa con il nostro Asolo Prosecco Superiore Extra Dry D.O.C.G. Scopri la ricetta risotto ai gamberi lime e il nostro prosecco.

    Creme e frutta da abbinare

    Torta sabbiosa ricetta tradizionale veneta non prevede delle creme da servire con la torta sabbiosa, ma noi ve ne proponiamo qualcuna come la crema pasticcera, zabaione, crema inglese e anche la chantilly. Oppure l’immancabile cioccolato, Nutella, crema di nocciola, cioccolato fondente e cioccolato bianco. O anche crema di pistacchio.

    Insomma, è una torta dal sapore delicato al quale combinare un sapore più forte come quello di una crema oppure una marmellata di frutta. In molti ristoranti infatti, questa torta viene servita con una confettura di ciliegia o di fragole, oppure con dei lamponi o delle arance.

    In alternativa alla crema, potete optare per una spolverata di zucchero a velo o di cacao per decorare.

    Conoscete già la crostoli veneti ricetta? Scoprili in tutta la loro bontà grazie alla nostra ricetta.

  • Risotto al radicchio e speck

    Come cucinare un buon risotto al radicchio e speck? In questo articolo ti guiderò passo passo nel cucinare questo primo piatto con dei semplici passaggi e i giusti ingredienti. Per farlo non serviranno grandi abilità e particolari strumenti da cucina. E’ molto semplice, e alla fine avrete un ottimo risotto al radicchio e speck da far assaggiare ai commensali!

    Come preparare un risotto al radicchio e speck

    Il risotto al radicchio e speck nasce dall’abbinamento di due sapori provenienti dal radicchio e dallo speck. Il radicchio rosso, come saprete, ha un gusto amaro ma è allo stesso tempo, delicato per il palato. Ma oltre al gusto particolare, è ricco di proprietà nutritive che fanno di questo ortaggio un elemento fondamentale nella dieta vegetariana. Per questo motivo, si sposa bene con lo speck, salume austriaco ottenuto dalla coscia di suino. Lo speck assume un sapore forte grazie all’affumicatura a freddo, più l’aggiunta di spezie come il pepe nero che lo rendono leggermente piccante.

    Vediamo tutti i passaggi per cucinare un ottimo risotto al radicchio e speck

    1. Per fare un ottimo risotto al radicchio e speck per prima cosa è necessario mettere un pentolino con l’acqua sul fuoco con del brodo vegetale. Potete utilizzare il dado a cubetti, o farlo voi mettendo a bollire una carota, una cipolla e del sedano in acqua.
    2. Poi, prendete lo speck e affettatelo a striscioline sottili.
    3. è il turno del radicchio: dividetelo in due parti uguali, eliminate le foglie più dure e tagliate a strisce sottili metà del radicchio.
    4. Prendete una padella e fate riscaldare del burro, aggiungete le listarelle di speck e lasciate rosolare per circa 5 min, finché le striscioline non saranno dorate e croccanti. Spegnete il fuoco e scolate lo speck con una scumarola e mettetelo da parte.
    5. Adesso è il momento di rosolare il radicchio: prendete una padella antiaderente e aggiungete un filo d’olio evo e uno spicchio di aglio. Fate soffriggere un pò e aggiungete il radicchio. Lasciatelo cuocere per circa 3 min a fuoco alto. Una volta pronto, mettetelo in una ciotola a parte.

    Preparazione del riso:

    Il riso che viene utilizzato per questa ricetta è il riso carnaroli, una tipologia che cresce nelle pianure venete e maggiormente utilizzato nelle ricette dei primi piatti della tradizione venete, come per esempio il Risi e bisi.

    1. Prendete una padella e versate un filo d’olio evo, fate rosolare il riso, in maniera che venga tostato e sfumate successivamente con del vino bianco.
    2. proprio come fareste per qualsiasi risotto, lasciatelo cuocere per circa 18 min e aggiungete di tanto in tanto il brodo vegetale che avete inizialmente preparato. Mescolate ogni tanto per evitare che il riso si attacchi sul fondo della padella.
    3. Quando il riso è al dente, aggiungete il radicchio e lo speck e lasciate cuocere per qualche minuto.
    4. Regolate di sale e pepe a vostro piacimento. Il risotto al radicchio e speck è pronto per essere servito!

    Formaggi con cui abbinare il risotto

    Secondo alcune ricette si può aggiungere anche il caciocavallo, un formaggio dal sapore dolce che diventa più pungente a seconda dei mesi di stagionatura. Basta tagliarlo a cubetti e aggiungerlo al risotto una volta pronto e lasciarlo mantecare per qualche minuto. Altre ricette invece, propongono degli abbinamenti con alcuni formaggi come la scamorza e il gorgonzola, proprio per il loro gusto dolce che si sposa bene con l’amaro del radicchio. Un’altra ricetta tipica veneta dove la protagonista è la fioretta puoi trovarla al link gnocchi alla fioretta.

    Scopri come cucinare il radicchio alla piastra.

    Conservazione del risotto

    Il risotto al radicchio e speck si conserva bene per massimo 24 ore. Basta conservarlo in un contenitore ermetico e metterlo in frigo alla giusta temperatura. Dopo le 24 ore, andrebbe appunto, consumato. Dev’essere scaldato nel microonde per circa 2 minuti oppure, potete metterlo in una pentola antiaderente, aggiungere un filo d’olio e un po’ di brodo vegetale. Fate cuocere per circa 10 min.

  • Risi e bisi ricetta: un piatto della tradizione veneta

    Risi e bisi ricetta fa parte della tradizione veneta ed è maggiormente preparata durante il periodo primaverile, poiché l’ingrediente principale sono i piselli.

    Risi e bisi ricetta: come prepararla

    Come dicevamo, la base di questo primo piatto sono i piselli freschi e dolci di stagione e il riso, ai quali si aggiunge della pancetta. Risi e bisi ricetta è un piatto caldo che si pone a metà tra la minestra per la sua consistenza, e il risotto per il tipo di preparazione che richiede. Infatti, alla fine avrete un piatto che è esattamente un ibrido tra le due tipologie. Risi e bisi ricetta è tipica del Veneto prevede l’utilizzo di un particolare tipo di riso che cresce proprio nelle risaie venete ed è considerato un’eccellenza italiana. Il vialone nano è tipo di riso, al contrario del classico Carnaroli, tende a gonfiarsi durante la cottura poiché assorbe molto condimento. Per questo il risultato finale è un composto omogeneo, ideale sia per i periodi primaverili che quelli invernali.

    Tipologie di riso

    Il riso in Italia è alla base di molte ricette, come risotti, timballi, minestre che molto spesso rappresentano dei primi piatti tipici dei luoghi. Per esempio, il risotto alla milanese, è un risotto tipico a base di zafferano caratterizzato da un gusto e un colore inconfondibili.

    Come dicevamo, vi sono quindi, differenti tipi di riso che si prestano per una ricetta piuttosto che per un’altra. Il riso Caranaroli utilizzato in risi e bisi ricetta, è un riso di tipo lungo A ed quindi, dall’aspetto affusolato e perlato. Esso viene utilizzato, non solo nelle minestre e nei risotti, ma anche nelle insalate di riso gourmet e nella cucina regionale.

    Ma vediamo insieme come preparare una gustosa ricetta in modo semplice e veloce.

    1. Il primo passaggio da fare è sgranare i piselli e tenere da parte i baccelli. Questi ultimi vanno lavati per bene e scolati perché serviranno poi per la crema. Nel frattempo prepariamo il brodo vegetale a parte.
    2. Uniamo il brodo vegetale ai baccelli lavati e scolati e lasciamo cuocere insieme fino a bollore, frulliamo il tutto e lasciamo cuocere a fuoco moderato per 60 min. Copriamo il tutto con un coperchio.
    3. Una volta terminata la cottura frullate il tutto fino a raggiungere un composto denso come purea e versatela in un setaccio e pressate per togliere i filamenti restanti dei baccelli. Mettete da parte il composto e tenetelo al caldo.
    4. Passiamo alla cottura del riso: prendete una padella e fate sciogliere del burro, sbucciate una cipolla e tritatela finemente per soffriggerla. Infine, mette la cipolla nel burro caldo e fatela soffriggere per 10 min finché non si sarà dorata.
    5. A questo punto, potete aggiungere la pancetta tritata e un pò di prezzemolo. Infine, aggiungete anche i piselli che avete sgranato all’inizio.
    6. Unite il tutto al brodo che avete ottenuto precedentemente con i baccelli, mescolate e portate a ebollizione.
    7. Ora è il momento di aggiungere il riso al brodo e regolare di sale.
    8. Lasciate cuocere il riso nel brodo per qualche minuto e assicuratevi che rimanga al dente.
    9. infine, a fine cottura aggiungete una metà del burro che avete utilizzato per il soffritti e una spolverata di parmigiano. Lasciate quindi, mantecare per qualche minuto.

    Il tempo di preparazione non è molto lungo, ci vuole circa mezz’ora, al contrario invece di quello di cottura che è di circa 100 min. Un tempo necessario per far insaporire al meglio il tipo di riso che viene utilizzato per questa ricetta e che assorbe gran parte del brodo. Il livello di difficoltà nella preparazione invece, è basso e proprio per questo è piatto alla portata di tutti in cui si possono cimentare dai principianti ai cuochi provetti! La vera difficoltà sta nel rendere il gusto del risi e bisi come quello originale secondo la vera ricetta.

    Storia e curiosità di risi e bisi ricetta

    Risi e bisi ricetta è un primo piatto molto utilizzato durante i mesi miti della primavera, ma anche durante il periodo invernale, in quanto è un piatto caldo. È tipico delle province di Venezia, Verona e Vicenza. In particolare, la ricetta di risi e bisi è originaria della provincia di Venezia e risale ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia. Inizialmente la coltivazione riguardava i Colli Berici, ma pian piano si estese lungo tutto il territorio pianeggiante di lagunare e successivamente in quello vicentino. Qui la coltivazione dei “bisi” (piselli), era particolarmente proficua e il loro utilizzo in cucina era molto apprezzato proprio per il loro sapore tendente al dolce. Inutile dire che la raccolta dei piselli avviene durante la primavera e proprio per questo, questo piatto tipico rappresenta l’arrivo della stagione e rappresenta il piatto con cui celebrare la festa del santo patrono di Venezia, San Marco il 25 aprile.

    Se però guardiamo ancora di più nel passato, potremmo scoprire che questa ricetta risale all’epoca dei bizantini con i quali Venezia ebbe molti contatti a lungo. I bizantini infatti, solevano preparare i pasti a base di riso.

    Scopri i piatti più conosciuti e apprezzati della cucina veneta cliccando qui!