• Brasato al vino rosso

    Introduzione al brasato al vino rosso

    Il brasato al vino rosso è un piatto dal sapore intenso e avvolgente, capace di conquistare i palati più esigenti. Questa prelibatezza culinaria, tipica della tradizione italiana, si contraddistingue per la sua morbidezza e la sua consistenza succulenta. Grazie alla lenta cottura e all’uso del vino rosso, il brasato regala una sinfonia di sapori che si fondono armoniosamente. Scopriamo insieme tutti i segreti di questa delizia gastronomica!

    Il brasato al vino rosso ha radici antiche e viene preparato in diverse regioni italiane, ognuna con le proprie varianti e segreti. La carne utilizzata può essere di manzo, di maiale o addirittura di cinghiale, ma l’ingrediente fondamentale che dona al piatto il suo caratteristico sapore è il vino rosso. Questo, insieme a una base di verdure aromatiche e spezie, viene utilizzato per marinare la carne per diverse ore o addirittura per una notte intera. Il risultato è una carne morbida e succulenta, che si scioglie in bocca e viene accompagnata da una ricca salsa dal sapore intenso. La preparazione richiede tempo e pazienza, ma il risultato finale vale sicuramente l’attesa.

    Gli ingredienti necessari per la preparazione del brasato al vino rosso

    Per preparare un delizioso brasato al vino rosso, avrai bisogno di alcuni ingredienti fondamentali. Innanzitutto, procurati una carne di manzo di ottima qualità, preferibilmente dalla parte del muscolo, come il copertone o il girello. Saranno necessarie anche alcune verdure aromatiche, come carote, sedano e cipolle, per creare una base di sapore. Non dimenticare di avere a disposizione anche delle spezie, come alloro, chiodi di garofano e pepe nero in grani, per insaporire il brasato durante la cottura. Infine, il protagonista indiscusso: il vino rosso corposo e di qualità, che darà al piatto quel gusto unico e inconfondibile.

    Come preparare il brasato al vino rosso passo dopo passo

    La preparazione richiede attenzione e pazienza, ma i risultati saranno senza dubbio appaganti. Per iniziare, marina la carne di manzo con il vino rosso, le verdure aromatiche e le spezie per almeno 6-8 ore, preferibilmente in frigorifero. Successivamente, scola la carne e conserva la marinata. In una pentola capiente e resistente al calore, rosola la carne su tutti i lati fino a ottenere una doratura uniforme. Aggiungi le verdure della marinata e lasciale soffriggere per qualche minuto. Aggiungi quindi la marinata, copri la pentola e cuoci a fuoco basso per almeno 2-3 ore, fino a quando la carne risulterà tenera e facilmente sfilacciabile.

    Suggerimenti per la cottura e la presentazione rosso

    Durante la cottura del brasato al vino rosso, è importante mantenere una temperatura bassa e costante per garantire una carne morbida e succulenta. Se necessario, aggiungi un po’ di brodo o acqua calda per evitare che il liquido di cottura si asciughi troppo. Una volta che il brasato è pronto, lascialo riposare per qualche minuto prima di tagliarlo, in modo che i succhi si redistribuiscano uniformemente. Per una presentazione elegante, accompagna il brasato con una salsa ricca e densa ottenuta dalla riduzione del liquido di cottura. Puoi servire il brasato al vino rosso con un contorno di patate, polenta o verdure di stagione, per completare un piatto dal sapore indimenticabile.

    Abbinamenti e varianti del brasato

    Il brasato al vino rosso si presta ad abbinamenti sorprendenti che esaltano il suo sapore robusto. Puoi accompagnarlo con un vino rosso corposo, come un Barolo o un Amarone, che si sposa perfettamente con la carne. Per quanto riguarda le varianti, puoi sperimentare con diversi tipi di carne, come il maiale o il cinghiale, per creare un brasato dal gusto ancora più deciso. Puoi anche arricchire la ricetta con l’aggiunta di ingredienti come funghi, pancetta o peperoni, per dare una nota di originalità al tuo brasato al vino rosso. Lasciati guidare dalla tua creatività e scopri nuove combinazioni che renderanno questa pietanza ancora più deliziosa.

    In conclusione, il brasato al vino rosso è una prelibatezza culinaria che conquista per la sua morbidezza e intensità di sapore. Con pochi ingredienti e un po’ di pazienza, puoi preparare un piatto dal gusto indimenticabile. Sperimenta abbinamenti e varianti, e lasciati deliziare da questa specialità italiana che saprà conquistare il tuo palato.

  • Fegato alla Veneziana

    Il Fegato alla Veneziana è un piatto tipico della cucina regionale veneta, gli ingredienti sono pochi e la bontà del piatto risiede nell’equilibrio tra il fegato e le cipolle. 

    Un po’ di storia

    Conoscete la storia del Fegato alla Veneziana? Si tratta di un ricetta risalente all’antica Roma dove il fegato veniva servito insieme ai fichi come nella cucina bizantina, solo dopo i veniti associare alla frattaglia le cipolle, rigorosamente bianche, cambiando di fatto il nome al piatto da Fegato ai fichi a Fegato alla Veneziana.

    I sapienti sostituirono i fichi con le sio’le (le cipolle), che riuscivano a smorzare il gusto ferroso del fegato. la variante del fegato alla veneziana fu molto apprezzata al punto di essere citata nello Apicio scritto da Francesco Leonardi nel 1790, con la ricetta Fegato di Mongana (vitella di latte) alla veneziana. Qui, più che la vera ricetta tradizionale, troviamo un rimando al famoso piatto lagunare. Infatti, all’interno del manoscritto è presente la famosa ricetta del fegato con i fichi di Apicio, prelibato piatto dell’età antica.

    Molti storici del cibo hanno dimostrato che tra queste ricette ci sono moltissime somiglianze. La preparazione dei piatti è quasi identica, basta sostituire i fichi con le cipolle bianche di Chioggia ed il gioco è fatto. Difatti le cipolle come i fichi vengono usati per smorzare il gusto deciso del fegato.

    Per gli storici del cibo pensano che il fegato alla veneziana sia soltanto l’adattamento della ricetta originale hai prodotti che la laguna veneziana offriva.

    Gli ingredienti della ricetta del Fegato alla Veneziana

    Gli altri ingredienti del fegato alla veneziana sono: burro, olio, prezzemolo in alcuni casi potete aggiungere anche dell’aceto. La necessità di aggiungere dell’aceto è dovuto a una necessità pratica, prima che che di tipo gustativo. Era un trucco per andare a mascherare l’odore forte del fegato quando ancora non esistevano i frigoriferi.

    La scelta delle cipolle, la tradizione veneta esige che si utilizzi la cipolla bianca di Chioggia. Infatti in questa città ha una lunga storia, in passato la cipolla serviva per conservare il pesce quando la pesca era abbondante.

    Ingredienti per 4 persoene:

    • 500g Fegato di Vitello
    • 300g Cipolla Bianca di Chioggia
    • q.b Olio di oliva
    • 1 noce di Burro
    • Prezzemolo
    • q.b Sale e pepe
    • Aceto
    • Acqua

    Preparazione:

    Per preparare il Fegato alla Veneziana bisogna tagliare in piccoli tranci il fegato di vitello e messo a marinare con acqua e aceto per almeno un’ora.

    Per cuocerlo: tagliare a rondelle spesse circa mezzo centimetro le cipolle Bianche, mettere a in una padella un filo di Olio di oliva, poi aggiungete le cipolle bianche tagliate precedentemente. Lasciate cuocere a fuoco dolce per circa 15minuti, le cipolle devono appassire senza che perdino colore.

    Nel mentre che le cipolle appassiscono, sgocciolate la frattaglia di vitello che abbiamo tagliato e messo a marinare in precedenza. Quando le cipolle hanno raggiunto l’appassimento aggiungete il fegato ed alzate la fiamma. Mescolate il tutto per un paio di minuti.

    Aggiungete il vino bianco, sale, pepe e lasciate finire di cuocere. Quando il fegato risulterà cotto spegnete il fuoco e aggiungete la noce di burro per amalgamare il tutto. Troverete questo piatto più cremoso grazie all’aggiunta del burro. Scopri il nostro piatto di Scaloppine vino rosso veneto.

    Consigli:

    Il fegato alla Veneziana può essere servito sopra alla polenta o al Purè di patate. Attenzione alla cottura del fegato, se lo cuocete in maniera esagerata il fegato diventa amaro.

    Non sapete come riutilizzare il fegato alla Veneziana? Ecco a voi un’idea, prendete il vostro fegato alla Veneziana avanzato mettetelo in un mix insieme ad una noce di burro, ecco fatto il vostro paté.

  • Scaloppine vino rosso veneto

    Le scaloppine vino rosso veneto sono un secondo intenso e gustoso, facili e veloci da preparare sono comunque adatte anche a cene più eleganti. Versione alternativa delle più classiche scaloppine al vino bianco o al limone, acquistano in questa variante sapori più decisi e marcati. Morbide e succose fettine di vitello infarinate e cotte in padella con vino rosso, sono ottime per sorprendere i commensali anche con poco tempo a disposizione per cucinare. Scegliete bene il vino da usare perché sarà lui il protagonista della ricetta e che con i suoi profumi esalterà il sapore della carne.

    Come preparare le scaloppine vino rosso veneto

    Inizia come prima cosa col preparare il vino, così avrà il tempo di insaporirsi. Metti in un recipiente 2 chiodi di garofano, 1 pizzico di sale e una foglia di alloro leggermente stropicciata. Aggiungi poi 200ml di vino rosso veneto, gira bene per amalgamare il tutto e lascia riposare per almeno 10 minuti.

    Nel frattempo prepara la carne stendendo le fettine su un tagliere o un piano di lavoro. Solo dopo aver salato a piacere e ben massaggiato le fettine, infarinale abbondantemente.

    Fai sciogliere una noce di burro, circa 30 gr, in una padella antiaderente e inizia a cuocere la carne, facendola rosolare. Gira spesso le fettine così che si insaporiscano da entrambi i lati e la cottura sia omogenea. Aggiungi adesso il vino con le spezie che avevi lasciato a riposare. Lascia cuocere a fuoco medio per qualche minuto, sino a che le scaloppine saranno pronte ed il vino si sia addensato in una gustosissima salsina.

    Aggiungi prezzemolo fresco tritato e sale a piacere. Ricorda di servire il piatto ben caldo, il tepore del vino rosso esalterà al meglio aromi e profumi delle scaloppine vino rosso veneto.

    Scegliere il vino rosso migliore

    CENTO ORIZZONTI Rosso D.O.C. Montello e Colli As

    La qualità della carne è ovviamente importante, ma nelle scaloppine vino rosso veneto l’ingrediente fondamentale è il vino. Soltanto con il vino giusto potrete esaltare al meglio le scaloppine ed estrarre in modo armonioso gli aromi dalle spezie. Inoltre, per un connubio di sapori equilibrato ed elegante, sarebbe ottimale servire in tavola lo stesso vino usato in cucina. Per regalare ai tuoi ospiti un’esperienza culinaria perfetta dunque, meglio puntare a un buon vino.

    Il nostro shop offre ottimi vini da utilizzare per questa ricetta. Dai un’occhiata al Cento Orizzonti o al nostro Cabernet Franc, entrambi DOC Montello e Colli Asolani, per andare sul sicuro. Le tue scaloppine vino rosso veneto saranno impeccabili e gustosissime.

    Se vuoi scoprire altri vini veneti da cucina scopri il nostro articolo dedicato.

    Accompagnamento e varianti delle scaloppine vino rosso veneto

    Come contorno è consigliabile un piatto non troppo invadente e che si sposi al gusto della carne e del vino. Suggeriamo di usare verdure cotte al vapore o grigliate. Semplici e altrettanto veloci da preparare, saranno il contorno perfetto per il tuo secondo piatto.

    Leggi la nostra ricetta del radicchio alla piastra se cerchi un contorno perfetto per le tue scaloppine vino rosso veneto.

    Come detto, usare il vino rosso non è l’unico modo di far rosolare le scaloppine anzi tutt’altro. Le cotture con il vino bianco o con il limone sono di gran lunga più conosciute ed utilizzate. Potreste cimentarvi in tutte e tre le ricette per sperimentare i diversi sapori e scoprire qual è la vostra preferita! Ti potrebbe interessare il fegato alla veneziana?

    Per una variante più leggera e con meno grassi o se non adorate usare il burro in cucina, potete usare olio extra vergine di oliva. Tagliate finemente della cipolla e fate un soffritto con dell’olio di buona qualità e fate rosolare la carne seguendo la ricetta come indicato.

  • Radicchio alla piastra ricetta

    Radicchio alla piastra ricetta ti insegnerà a cucinare un ottimo radicchio grigliato. Un piatto semplice e gustoso da utilizzare come contorno o come companatico per lasciare i tuoi ospiti a bocca aperta!

    Che sia una cena, un aperitivo o un pranzo il radicchio alla piastra è un contorno semplice e veloce da preparare, ma dal sapore unico e particolare per chi è amante del gusto amaro.

    Radicchio alla piastra ricetta – Come prepararla

    Il radicchio è un ortaggio davvero particolare dal sapore tipicamente amaro e allo stesso tempo delicato per il palato. Si presenta con delle foglie lunghe a cespo che normalmente vengono utilizzate singolarmente nelle insalate, ma in questo caso lo divideremo in pezzi più grossi per facilitarne la cottura.

    Per preparare un radicchio alla piastra bastano pochi e semplici passaggi. Prendete il radicchio e sciacquatelo sotto l’acqua fredda. Dividetelo a metà e poi in quarti.

    Prendete una griglia e fatela riscaldare bene, potete cospargerla di sale grosso e con un filo d’olio per evitare di fare attaccare il radicchio. Quando la griglia sarà ben calda, potete adagiarvi il radicchio e lasciarlo cuocere 1 minuto per lato.

    Come condire il radicchio

    Nel frattempo potete iniziare a preparare il condimento. Solitamente radicchio alla piastra ricetta prevede l’utilizzo del pinzimonio, ovvero una miscela di olio, sale, limone e pepe nero. Ma potete sostituire il limone con dell’aceto balsamico, di vino bianco o di mele. Quest’ultimo ha un retrogusto più dolce, così potrete dare un tocco dolciastro al vostro piatto se non siete particolarmente attratti dal sapore amaro.

    A vostro piacimento, potete decidere se adagiarlo su un crostone di pane condito con sale, olio e aglio e le spezie che più vi aggradano. Oppure, potete optare di condirlo con una salsa yougurt o tzatziki per renderlo un piatto perfetto per l’estate.

    Il radicchio – Proprietà e benefici

    Il radicchio oltre a essere amato per il suo gusto amarognolo è un vegetale particolarmente ricco di proprietà nutritive. Infatti, è ricco di vitamina C, acido ascorbico, vitamina A e sali minerali. Inoltre è a basso contenuto calorico ed è perfetto da inserire nella dieta vegetariana e con un apporto calorico basso.

    Per il suo alto contenuto di fibre vegetali viene impiegato anche nella cura e nelle diete che prevengono tumori al colon e al tratto intestinale in generale. Mentre l’alto contenuto di sali minerali come il potassio, lo rende perfetto per tenere sotto controllo la pressione arteriosa e per prevenire malattie cardiocircolatorie.

    Perciò radicchio alla piastra ricetta è un ottima alternativa di gusto, non solo per il sapore, ma anche per i benefici che può apportare all’organismo.

    Altre ricette con il radicchio – radicchio alla piastra ricetta

    Oltre a radicchio alla piastra ricetta, vi sono altre ricette davvero gustose come primi e secondi con il radicchio.

    Il radicchio crudo per esempio è molto banalmente utilizzato nelle insalate miste, proprio per aggiungere quel tocco di sapore forte a un piatto molto delicato come un’insalata. Non solo, il radicchio completa quell’apporto vitaminico all’interno del piatto per chi segue una dieta attenta e ricca di vegetali.

    Risotto radicchio e gorgonzola

    Un’altra ricetta molto amata, oltre al radicchio alla piastra è il risotto al radicchio e gorgonzola. In questo caso la ricetta in questo è un primo piatto caldo in cui l’abbinamento formaggio-radicchio sembra essere davvero ottimo.

    Sono molti i formaggi che si sposano bene con il radicchio, come per esempio il caciocavallo che essendo molto salato, il tocco di amaro è molto apprezzato.

    Risotto radicchio e speck

    Infine, come non citare la classica ricetta risotto radicchio e speck! Anche qui il connubio tra l’amaro del radicchio e il gusto forte dello speck è molto amato. Lo speck, salume austriaco ottenuto dalla coscia di suino, grazie all’affumicatura a freddo e all’aggiunta di spezie, assume un sapore forte, quindi.

    Formaggi e radicchio – Radicchio alla piastra ricetta

    Il radicchio alla piastra ricetta è la base per altri ricette. Per esempio, puoi utilizzare il radicchio alla piastra per un risotto o per accompagnare pizze, focacce, crostini e bruschette.

    L’accoppiata vincente è sicuramente quella tra formaggi e radicchio. Abbiamo già parlato di come radicchio e gorgonzola, che è un formaggio erborinato dalla consistenza molle, è un’ottima base per un risotto.

    Altra coppia vincente: radicchio e scamorza o provola affumicata. Quest’ultima grazie alla sua affumicatura, come per lo spek, si abbina meravigliosamente al radicchio. Anche in questo caso, vengono utilizzate come base per risotti.

    Non solo, il radicchio può tranquillamente accompagnare come contorno un secondo. Prove per esempio la nostra ricetta Scaloppine vino rosso veneto.

  • Ostriche alla livornese: ricetta tipica toscana

    Oggi vi parleremo delle ostriche alla livornese: ricetta tipica toscana.

    Prima di parlare della ricetta dovreste sapere come si aprono le ostriche, così vi preparate per la ricetta.

    Le ostriche sono considerate una prelibatezza borghese. Come ben sapete sono costose e sono associate ad una vita borghese, una vita fatta di lusso. Il costo molto alto è dovuto anche dal fatto che le ostriche sono degli organismi viventi che stanno diminuendo, è sempre più difficile trovarle, così il loro costo aumenta vertiginosamente.

    Le ostriche

    L’ostrica è una conchiglia di colore perlato, il loro gusto dipende da vari fattori. Le vongole possono essere più o meno salate, questa differenza la determina il luogo dove vengono trovate. Solitamente il loro ambiente naturale è la costa, vive a basse profondità, in particolar modo, nel nostro caso, il Pacifico e l’Atlantico.

    Le ostriche non devono essere aperte.

    L’ostrica ha un aspetto non molto attraente, nonostante questo l’ostrica è un piatto prelibato, ha un sapore veramente raffinato. La conchiglia ha una forma irregolare, la sua superficie è ruvida all’esterno.

    L’ostrica è molto delicata la sua commercializzazione è costantemente monitorata e piena di continue regole alle quali attenersi.

    Le ostriche che dovranno essere consumate devono essere fresche, infatti quando si acquistano dobbiamo accertarsi che la confezione sia intatta, l’etichetta deve avere tutte le informazioni del prodotto.

    Durante l’acquisto noterete sicuramente il loro forte odore di mare.

    Il guscio come detto in precedenza deve essere chiuso.

    Quando aprite l’ostrica il loro colore deve essere marrone chiaro e lucido.

    Non dimenticate che è molto pericoloso mangiare le ostriche crude, l’acqua che queste filtrano potrebbe essere inquinata, quindi attenzione a batteri.

    Come si aprono le ostriche

    Munitevi di un coltellino, appoggiate la punta nell’insenatura laterale, fate pressione, sentirete un leggero rumore prodotto dal distacco delle due parti.

    Passate adesso il coltellino lungo il perimetro e separate completamente l’ostrica.

    Attenzione a non rompere il mollusco.

    Ci sono molte ricette con le ostriche noi però vi racconteremo la nostra ricetta ostriche alla livornese: ricetta tipica toscana.

    Ostriche alla livornese: ricetta tipica toscana

    Come promesso oggi vi parleremo delle ostriche alla livornese: ricetta tipica toscana.

    I nostri ingredienti:

    • 24 ostriche
    • acciughe sotto sale
    • erba cipollina
    • uno spicchio d’aglio
    • prezzemolo
    • olio
    • pangrattato
    • sale
    • pepe
    • limone

    Aprite le ostriche e mettete da parte l’acqua. Tritate la cipolla, l’aglio, l’acciuga ed il prezzemolo, mettete tutto insieme, aggiungete la composizione all’acqua delle ostriche, aggiungete anche il pangrattato, adesso mescolate.

    Ricoprite le ostriche con l’impasto.

    Adesso infornate su una teglia per circa 5 min, aggiungete un pò di pepe, un pizzico di sale e un filo d’olio.

    Servite ed aggiungete un altro filo d’olio.

    Abbinamenti:

    Ottimo abbinamento con il nostro Asolo Prosecco Superiore D.O.C.G Brut