• Miglior prosecco Treviso

    Miglior prosecco Treviso

    Il miglior prosecco Treviso è uno dei vini italiani più apprezzati e conosciuti in tutto il mondo, simbolo della cultura enologica del nostro Paese. La sua storia affonda le radici nel territorio del Veneto, ma negli ultimi anni si è diffuso a livello globale grazie alla sua freschezza e leggerezza. Il Prosecco ha una lunga tradizione che affonda le radici nell’antica Roma, dove i viticoltori locali producevano un vino frizzante chiamato Puccino. La storia del Prosecco moderno inizia nel XVIII secolo, quando i produttori iniziarono a sperimentare la coltivazione di uve Glera. L’uva principale utilizzata per la produzione del Prosecco. Il nome Prosecco deriva dal villaggio di Prosecco, situato nella regione del Veneto, che per molti anni è stato il centro della produzione di questo vino.

    Produzione del prosecco

    Oggi il Prosecco è prodotto in diverse zone del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, ed è diventato uno dei vini italiani più esportati al mondo, con una produzione annuale di oltre 500 milioni di bottiglie. Fra questi troviamo il prosecco prodotto dalle Cantine Callegari. Cantina a conduzione familiare produttrice da tre generazioni di uno dei prosecchi di alta qualità. In particolare il prosecco di qualità si distingue per le sue caratteristiche organolettiche, che lo rendono un vino unico nel suo genere. Il suo colore è un giallo paglierino tenue, con riflessi verdognoli. Al naso si percepiscono note fruttate di mela, pesca e pera, accompagnate da sentori floreali di acacia e glicine. In bocca, il Prosecco è fresco, leggero e frizzante, con una piacevole acidità che lo rende molto versatile e adatto a molteplici occasioni.

    È un vino giovane, da consumare preferibilmente entro i primi due anni dalla vendemmia, per apprezzarne appieno la sua freschezza e la sua eleganza.

  • Abbinare il Soave veneto

    Vuoi scoprire come abbinare il Soave veneto? Bene, procediamo con ordine. Il Soave è un vino bianco molto apprezzato in Veneto e non solo. Il suo sapore delicato e la sua freschezza lo rendono perfetto per accompagnare molti piatti, ma spesso si fa fatica a capire come abbinarlo al meglio. In questo articolo vedremo alcune delle combinazioni più riuscite per gustare al meglio il Soave.

    Antipasti

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    Il Soave è un vino leggero e fresco, perfetto per accompagnare antipasti a base di pesce o verdure. Si sposa molto bene con piatti come carpacci di pesce o di verdure, tartare di tonno o di salmone, cruditè di gamberi o di scampi. In generale, è preferibile evitare di abbinare il Soave veneto antipasti troppo piccanti o speziati, perché potrebbero coprire il sapore del vino.

    Abbinare il Soave veneto con i primi piatti

    Anche in abbinamento ai primi piatti, il Soave si distingue per la sua versatilità. Va benissimo con piatti a base di pesce come spaghetti alle vongole o linguine alle cozze, ma è ottimo anche abbinare il Soave veneto con primi piatti a base di verdure come risotti di asparagi o di zucchine, lasagne al pesto o alla ricotta e spinaci, ognuno di questi abbinamenti sposa il suo sapore delicato.

    Secondi piatti

    Il Soave si sposa molto bene anche con i secondi piatti, in particolare con quelli a base di pesce. È perfetto con piatti come orata o branzino al forno, sogliola alla mugnaia, calamari ripieni, seppie alla griglia o al nero, ma anche con crostacei come gamberi e scampi. In generale, il Soave si sposa bene con pietanze non troppo pesanti o saporite, che non rischiano di coprire il suo sapore delicato.

    Formaggi

    Il Soave è un vino che si presta molto bene all’abbinamento con i formaggi, sia freschi che stagionati. Va benissimo con formaggi delicati come la mozzarella di bufala, la burrata o la ricotta, ma anche con formaggi stagionati come il grana padano, il parmigiano reggiano o il pecorino romano. In generale, è preferibile evitare di abbinare il Soave veneto a formaggi troppo piccanti o forti, perché rischiano di coprire il sapore del vino.

    La dolce sorpresa di abbinare il Soave veneto con i dessert

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    In abbinamento ai dolci, il Soave può rappresentare una piacevole sorpresa. Va benissimo abbinare il Soave veneto con dessert a base di frutta come una macedonia di frutta fresca, una torta di mele o una crostata di fragole. In generale, è preferibile evitare dolci troppo dolci o pesanti, perché rischiano di coprire il sapore del vino.

    In conclusione, il Soave è un vino molto versatile che si presta bene all’abbinamento con molti piatti diversi. La sua freschezza e la sua delicatezza lo rendono perfetto per accompagnare antipasti a base di pesce o verdure, primi piatti di pasta o riso, secondi piatti a base di pesce, formaggi freschi o stagionati e dolci.

  • I migliori vini veneti bianchi

    I migliori vini Veneti bianchi

    In questo articolo presenteremo i migliori vini veneti bianchi e daremo suggerimenti sugli abbinamenti più congeniali per questi prodotti unici, espressione di un territorio eccezionale. Il Veneto è senza dubbio la zono di viticoltura più grande del paese, celebre in tutto il mondo per i suoi vini. Le aree di produzione più importanti si trovano tra Verona, Vicenza, Padova, Treviso e Venezia. Le coltivazioni crescono tanto nei terreni pianeggianti, caratterizzati dalla presenza di corsi d’acqua, quanto in quelli collinari, dove le temperature sono più calde e la terra maggiormente fertile.

    Andremo a proporre i migliori vini veneti bianchi tra i più noti. Nel caso la lettura vi mettesse l’acquolina in bocca, visitate il nostro sito e date un’occhiata alla nostra esclusiva selezione. Potrete farli comodamente recapitare a casa e degustarli. Non perdete l’occasione di assaggiare l’eccellenza prodotta da questa incredibile regione.

    I migliori vini veneti bianchi

    Per primo parleremo del Custoza, uno dei bianchi più noti della zona del Garda. Si produce nell’area gardesana a sud est del celebre lago, dove le basse temperature aiutano la crescita dei vitigini e dei loro frutti. Il blend è costituito da una base di Garganega, Trebbianello e Bianca Fernanda. A questo possono essere uniti Trebbiano, Malvasia, Chardonnay, Manzoni, Pinot Bianco e Riesling italico. Ha una tonalità giallo paglierino, i suoi profumi sono principalmente fruttati e lievemente aromatici mentre il sapore è accomodante e morbido. Si sposa con piatti delicati, come pietanze a base di pesce e antipasti ma anche verdure, uova o frutta.

    Tra i migliori vini veneti bianchi c’è sicuramente il Lugana. Si realizza nelle aree del gardanese tra Lombardia e Veneto. Qui il terreno è perfetto per il Turbiana, con cui viene realizzato e che gli dona delle inconfondibili note aromatiche. Il Lugana si presenta con un giallo paglierino arricchito da brillanti riflessi e sprigiona un profumo leggero e floreale. Il gusto invece si caratterizza per la sua freschezza e la sua sapidità e presenta una nota lievemente acidula. È un perfetto vino da aperitivo ma si abbina alla perfezione anche ad antipasti o pietanze a base di pesce di lago.

    Veneto, patria del vino e dei bianchi italiani

    Un’altra importante produzione veneta è senz’altro il Soave. Viene realizzato nell’area est dei Monti Lessini, in una zona compresa tra il lago di Garda e la Val d’Alpone, nel territorio della provincia veronese. Si tratta della parte di territorio più importante per la realizzazione dei migliori vini veneti bianchi. L’area storica e rinomata per la qualità del Soave definisce il cosiddetto Soave Classico. Si contraddistingue per la conformazione vulcanica e si trova sulle zone collinari di Soave e Monteforte d’Alpone.
    È principalmente costituito dal Garganega, uva a bacca bianca molto diffusa in Veneto. Dal Garganega si ottengono diversi prodotti freschi e delicati, definiti da profumi profondi e inebrianti. Il suo colore giallo paglierino ha una tendenza al verdognolo mentre gli aromi rimandano ai fiori bianchi e alla mandorla. Al gusto si caratterizza come un vino asciutto e lievemente amaro. Questo lo rende perfetto per una grande varietà pietanze più fresche e leggere che comprendono antipasti e primi piatti a base di verdure o pesce.

    Non sul podio dei migliori vini veneti bianchi ma sicuramente degno di essere citato è il vino bianco dei colli euganei. Il suo blend di composizione è Garganega, Moscato (Bianco o Giallo) e, a scelta, Soavignon o Tocai friulano. Parliamo di un prodotto realizzato soprattutto nei comuni di Albano, Arqua’ Petrarco, Teolo, Monselice e Montegrotto. Il colore è un classico giallo paglierino mentre i profumi rimandano a fiori e frutti bianchi. Al gusto si presenta decisamente armonico, secco e rotondo. Si tratta di un vino perfetto per l’aperitivo ma è ottimo anche a fine pasto.

    Il prosecco, re dei migliori vini bianchi veneti

    È impossibile trattare i migliori vini bianchi veneti senza menzionare il Prosecco, re del territorio veneto e dell’offerta vinicola nazionale. È realizzato principalmente con il vitigno Glera, che cresce ottimamente nell provincia trevigiana, soprattutto nelle vallate di Conegliano e Valdobbiadene. Il clima temperato e l’alta presenza di piogge aiutano la coltivazione della pianta. È invece la composizione minerale della terra, dovuta al fatto di essere alluvionale, a donare al Prosecco le inconfondibili note che vengono esaltate dal percorso di vinificazione. Il processo più usato in Veneto è il metodo Charmat. In questo processo le uve vengono pressate e in seguito fermentano in una prima fase a temperatura controllata e in una seconda fase in autoclave. I profumi del prosecco compongono un bouquet raffinato e soave che richiama sentori fruttati di pera, mela e pesca e caratterizzato anche da note di mandorla e rosa. Il gusto regala sapori freschi e sapidi, il che lo rende un vino versatile a diverse pietanze. Il prosecco infatti è ottimo coni primi piatti, specialmente se a base di pesce e ancor meglio di frutti di mare, ma è ideale anche per piatti a base verdure, formaggi o antipasti.

  • Vini da antipasto

    Come scegliere i vini da antipasto

    Gli antipasti sono pietanze servite all’inizio del pasto, che precedono tutti gli altri piatti e vanno serviti con i suoi vini da antipasto.

    Come tutte le portate, anche gli antipasti hanno il giusto abbinamento con il vino, di solito utilizziamo un vino per qualsiasi portata, ma il giusto equilibrio e la giusta soluzione sarebbe quella di abbinare un vino per ogni portata.

    I tipi di vini da antipasto, variano a seconda delle tipologie di antipasti, a base di carne o di pesce, con formaggi, con salumi, con uova o verdure.

    Come per le portate principali, anche gli antipasti hanno le loro specialità regionali o locali e fare un abbinamento giusto è essenziale per poter gustare tutto il suo sapore.

    Gli antipasti sono un esordio delle portate vere e proprie. La loro funzione è stimolare l’appetito in aspettativa delle portate principali.

    Di conseguenza anche i vini da antipasto non dovranno essere troppo forti e corposi, per non alterare le portate successive. In alcuni casi, possiamo anche decidere di proseguire la cena continuando con il servizio dei medesimi vini.

    Ecco alcuni suggerimenti per abbinare al meglio le portate.

    Antipasti a base di pesce

    Vini bianchi freschi e leggeri sono la scelta più consona, ma eventualmente anche bollicine essendo un classico non eccessivamente strutturato.

    Antipasto a base di carne

    Vini rossi leggeri o rosati di spessore rapportato alla struttura della portata, magari un rosato frizzantino in presenza di salse a tendenza grassa.

    Vini da antipasto di salumi

    Insieme all’antipasto di salumi la miglior scelta è tra i vini rossi leggeri o in alternativa anche frizzanti, come una bonarda, o un lambrusco.

    Abbinamento con formaggi

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    Con i formaggi freschi e poco stagionati, prevalentemente serviti nell’ antipasto, il connubio migliore è pasteggiarli con vini bianchi più morbidi e di media struttura, vini rosati o vini rossi giovani.

    Antipasto con uova e con verdure

    Con antipasti a base di uova i vini bianchi di media struttura vanno più che bene.

    Con le verdure invece la scelta migliore sono i vini bianchi giovani con freschezza e vivacità di sapore rapportata alla dolcezza di alcune verdure.

    Piatti difficili da abbinare ai vini da antipasto

    La frutta fresca e gli agrumi in particolare contenendo acido malico e acido citrico rendono impossibile il suo accompagnamento al vino.

    Alcune verdure come il radicchio essendo amaro richiederebbe un vino che sovrasta l’amaro della verdura.

    Spesso l’amarezza è attenuata dalle salse e dai condimenti e che le verdure non sono la pietanza principale ma il contorno.

    Per la succulenza degli asparagi vale un discorso analogo.

    Sarebbero sovrastati da qualunque vino, ma ben conditi possono richiedere la freschezza di un vino bianco di maggior o minore struttura a seconda del piatto.

    Diverso è il discorso della pizza, la cui complessità richiede invece valutazioni caso per caso.

    L’acidità del pomodoro viene compensata dalla tendenza dolce del pane e dalla grassezza della mozzarella, per cui si può pensare ad un vino bianco morbido ma non molto strutturato. Per scoprire tutti i vini veneti da cucina, leggi il nostro articolo.

    Il cioccolato al latte, può abbinarsi ad un passito rosso di grande struttura, mentre il cioccolato fondente o il cacao non si abbina ad alcun vino.

    Teniamo anche presente che in molti casi il miglior abbinamento per alcuni cibi non è necessariamente essere un vino, ma potrebbe essere una birra, un sidro, un distillato ed in taluni casi anche una soft-drink.

  • Ricette con vino

    Ricette con vino

    Esistono diverse ricette con vino squisite. D’altronde il vino, essenza e riflesso dei territori e della loro cultura, è molto di più di una semplice bevanda. L’impiego del vino in cucina è vario e fantasioso, da ingrediente a salse e marinature fino alla sfumatura in fase di cottura. Con un pizzico di fantasia, potete davvero sbizzarrirvi.
    Il suo utilizzo per la preparazione dei piatti affonda le radici fin dai tempi degli antichi romani che lo usavano per conservare e marinare le carni. Il vino infatti permetteva loro di limitare le contaminazioni e insaporire la carne.

    I nostri consigli per ottime ricette con vino

    Il primo e forse più importante consiglio forse vi stupirà ma è invece logico e naturale. Avete presente la diceria per cui un vino di bassa qualità può essere impiegato solo in cucina? Ecco, non è altro che un falso mito. Per un’ottima resa dei piatti è indispensabile che anche il vino impiegato sia di ottima fattura. Un vino scadente potrebbe sciupare ogni vostro sforzo.
    Un’ottima idea è quella di accompagnare la pietanza con lo stesso vino impiegato per la sua preparazione. Nessun sapore sovrasterà l’altro ed il risultato sarà equilibrato ed armonioso.

    Primi piatti con il vino, due idee perfette per l’autunno

    ricette con vino

    Il risotto al Barolo è senza dubbio una tra le ricette con vino più gradita e celebre in Italia. La sua preparazione è piuttosto semplice ma il risultato è squisito. Iniziate la preparazione del risotto nel metodo tradizionale. Preparate dunque il soffritto e tostate il riso. Arrivati a questo punto aspettate prima di unire il brodo necessario e versate un bicchiere colmo di vino Barolo sul riso tostato. Proseguite la preparazione affidandovi ai procedimenti classici, usate del burro per mantecare e, una volta pronto e cremoso a puntino, servite con una spolverata di Grana Padano.


    Un’altra idea sfiziosa tra le migliori ricette con vino è la pasta alla boscaiola. Il connubio di sapori che nasce dal matrimonio tra funghi e salsiccia è davvero squisito e la rende un’ottima idea per l’autunno. Qui il vino viene usato semplicemente per sfumare i funghi in padella, ma non lasciatevi ingannare. La scelta del vino e le sue sfumature cambieranno notevolmente il carattere del vostro primo piatto.

    Ricette con vino: due secondi piatti unici

    ricette con vino

    Il brasato rappresenta forse il re tra le ricette con vino. Per prepararne uno di ottima qualità infatti è fondamentale una buona marinatura. Per prima cosa adagiate la carne senza tagliarla in una pirofila. Qui, fatela marinare con il vino rosso, delle bacche di ginepro, pepe, carote e delle erbe aromatiche. Lasciate passare 12 ore, durante le quali la carne diventerà più morbida e saporita. Adesso potete iniziare con la cottura, non prima però di aver liberato la carne dai residui della marinatura. Asciugatela bene quindi e fatela rosolare. Intanto setacciate la marinatura e frullate le erbe aromatiche. Ginepro, pepe e il resto delle erbe macinate, diluite con un po’ della marinatura rimasta, vi darà una salsa da aggiungere via via che cuocete il brasato. Continuate fino al completamento della cottura.


    Se cercate ricette con vino più leggere potete provare con la carne di pollo. I passaggi da seguire sono all’incirca gli stessi visti per la ricetta precedente. Preparate la solita marinatura, escludendo però le carote che coprirebbero troppo il sapore delicato del pollo. Lasciate il pollo nella salsa per non meno di 10 ore. A questo punto potete spezzettarlo e iniziare ad abbrustolirlo su una padella antiaderente. Quando avrà raggiunto la doratura su tutti e due i lati versate la marinatura e finite di cuocere il pollo fino a che non sarà pronto.

    Se dopo i nostri suggerimenti le ricette con vino vi mettono l’acquolina in bocca, scoprite i vini veneti da cucina più usati e adatti. Con il nostro articolo dedicato preparare gustosi manicaretti sarà un gioco da ragazzi!