Come viene prodotto il prosecco
Il processo di produzione del Prosecco prevede diverse fasi. Partiamo dalla vendemmia delle uve, che avviene generalmente tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Dopo la vendemmia, si pressano le uve e si trasferisce il mosto ottenuto in contenitori di acciaio inox per la fermentazione, che avviene a temperatura controllata. In seguito, trasferiamo il vino in bottiglia, dove avviene la rifermentazione con l’aggiunta di lieviti selezionati e zuccheri. Questa fase, chiamata “tirage”, dura circa un mese e mezzo e dà origine alla formazione delle bollicine nel vino. Dopodiché avviene la sboccatura del vino, ovvero la rimozione dei residui di lievito dalla bottiglia. Infine viene messo in commercio dopo un periodo di affinamento in bottiglia. Fra le migliori cantine produttrici di prosecco troviamo la Cantina Callegari che con la sua esperienza e attenzione nella coltivazione e seguendo un processo di produzione che rende il suo prodotto finale di alta qualità.
Come degustare il prosecco al meglio
Per apprezzare al meglio il sapore del Prosecco, è importante seguire alcune semplici regole durante la degustazione. In primo luogo, il Prosecco si serve a una temperatura compresa tra i 6 e i 8 gradi Celsius. Cosi facciamo in modo da esaltare la freschezza e la vivacità del vino. Inoltre, è consigliabile utilizzare un bicchiere a tulipano, che permette di concentrare gli aromi del Prosecco e di apprezzarne appieno il profumo. Durante la degustazione, bisogna prestare attenzione al perlage, ovvero la presenza delle bollicine, che deve essere fine e persistente. Infine, è importante sorseggiare il Prosecco lentamente, per apprezzarne la complessità e i diversi aromi, che possono variare dal fruttato al floreale, fino al sentore di mandorla amara. Il prosecco non è più un vino da aperitivi ma si è guadagnato il suo spazio anche all’interno delle cucine italiane. Di fatto è un ottimo vino che si accompagna bene ad alcuni primi piatti che secondi in più a tantissimi dolci.