Crostoli veneti ricetta
Crostoli veneti ricetta, di cosa si tratta? Cenci, chiacchiere e bugie, ma anche saltasù, fiocchetti, lattughe e frappe. I Crostoli sono pietanza tipica italiana che vanta uno dai più ampi ventagli di nomi. Tradizionalmente preparati nel periodo di carnevale la crostoli veneti ricetta si contraddistingue dalle altre per l’impiego della grappa nell’impasto. Si tratta di dolci fritti, solitamente rettangolari e serviti con zucchero a velo. Gustosi e friabili, sono un must del carnevale e, appena assaggiato il primo non si riesce più a smettere. Vengono preparati con un impasto a base di uova, farina, zucchero, strutto (o burro) e grappa. Da questo impasto si genera una sfoglia gonfia dalla quale ricavare dei rettangoli che vengono poi fritti in abbondante olio bollente. Scopriamo come prepararli passo dopo passo.
Preparare l’impasto
Su un piano, sistemate la farina formando una montagnetta. Al suo interno versate lo zucchero, lo strutto o il burro ammorbidito, le uova e la grappa. Amalgamate utilizzando le mani fino a quando l’impasto non raggiunge una consistenza omogenea ed elastica. A questo punto dovreste aver ottenuto una sorta di panetto compatto, dividetelo in 3 diverse parti e, aiutandovi con un mattarello, stendetelo con cura. Dovete ottenere degli strati di pasta alti all’incirca 3 millimetri. Usate poi una rotellina dentellata per tagliare dei rettangoli dall’impasto steso, potete anche usare un coltello tradizionale ma perdereste la forma classica dei crostoli. Incidete infine i rettangoli con un taglio al centro.
Iniziate a preparare l’olio per la cottura. Per la buona riuscita della crostoli veneti ricetta raccomandiamo l’utilizzo di olio di arachidi. Contando su un punto di fumo a una temperatura più alta infatti è l’ideale per questa ricetta in quanto, servendo molto bollente, si corre meno il rischio di farlo bruciare.
Crostoli veneti ricetta, la cottura
Intanto in una padella lasciate scaldare bene l’olio e, una volta che questo diventa bollente, ponete con attenzione i quadretti di pasta appena ottenuti. Mettetene pochi alla volta in modo da non far freddare troppo l’olio e da farli cuocere comodamente e ben separati. Lasciateli cuocere fino a che non avranno raggiunto una colorazione dorata e facendo attenzione a girarli di tanto in tanto in modo che la cottura sia omogenea da entrambi i lati.
Quando raggiungete la cottura ideale, tirateli fuori dall’olio con un mestolo forato e sistemateli con cura su della carta da cucina assorbente. Queste due ultime accortezze sono fondamentali per eliminare l’olio in eccesso e garantire la giusta fragranza dei crostoli. Prima di servirli dovete aspettare che si freddino. A questo punto siate generosi con un’abbondante spolverata di zucchero a velo. I vostri primi Crostoli veneti sono finalmente pronti per far leccare i baffi a tutti i vostri commensali, siamo lieti di aver contribuito con la nostra crostoli veneti ricetta!
Consigli e conservazione dei Crostoli
Nel caso in cui l’impasto vi sembri eccessivamente compatto è conveniente mettere del vino bianco frizzante per ammorbidirlo. Potete anche spolverare un cucchiaino di lievito in polvere per aumentarne volume e morbidezza. In questo caso, ricordate di farlo riposare all’incirca per un’ora prima di continuare con la ricetta. Non scordate di fare il taglio al centro dei crostoli prima adagiarli nell’olio. Questa pratica è necessaria per evitare la formazione di bolle d’aria che in fase di frittura finirebbero con il riempirsi d’olio e compromettere la cottura. In questo modo i vostri dolci saranno più delicati e friabili.
Generalmente consumati a fine pasto, sono ottimi accompagnati da un vino passito. Se volete rimanere nella cultura enogastronomica del veneto il consiglio è quello di sorseggiare un Recioto della Valpolicella. Se vi piacciono le bollicine, la friabilità dei crostoli aiuterà ad esaltare anche un buon prosecco, rigorosamente veneto.
I crostoli possono essere conservati per due/tre giorni in un sacchetto di carta ben sigillato oppure in una confezione ermetica.
Qualche curiosità sulla crostoli veneti ricetta
I crostoli veneti sono dolci di carnevale tipici dell’entroterra veneto e, nonostante siano molto simili, si distinguono dai galani, dolci che riempiono le tavole dei veneziani nello stesso periodo. I crostoli appaiono più voluminosi e meno croccanti rispetto ai galani che sono più sottili e friabili. La diversità è soprattutto nell’impasto e nel modo di stendere il composto, la pasta infatti viene stesa per ottenere una base più sottile.
La diffusione piuttosto omogenea in tutto il territorio italiano fa di questo dolce tradizionale una vera e propria leggenda. La crostoli veneti ricetta affonda le sue radici fin nell’epoca degli antichi romani, che si dilettavano nella preparazione dei “frictilia”. Si trattava di semplici dolcetti preparati con farina e uova e fritti utilizzando il grasso di maiale. Nell’antica Roma imperiale vigeva l’usanza di celebrare i saturnali, un ciclo di festività dedicate all’insediamento nel tempio del dio Saturno e alla mitica età dell’oro, corrispondente al nostro carnevale. In questo periodo venivano preparati frictilia in quantità elevate perché le scorte dovevano essere sufficienti a coprire tutto il periodo della Quaresima. In quei giorni venivano distribuiti lungo le vie a tutti i cittadini che festeggiavano in giro per la città.
L’abitudine di preparare questi dolcetti si è tramandata fino ai giorni nostri, concedendo al tempo e alle libertà territoriali di esprimerli in varianti leggermente diversi, come nel caso della crostoli veneti ricetta che impiega la grappa nell’impasto. In Italia è sempre più raro trovare in circolazione questi dolci fritte nel grasso e più in generale la tendenza è quella di usarlo sempre meno nella ricetta, sostituendolo con il burro o altre alternative.
Se siete interessati ad altri dolci tipici della cucina veneti curiosate nel nostro blog e leggete l’articolo sulla torta sabbiosa ricetta.